Dicono che sia lei a volerla. Di più: lo scrivono nella relazione di accompagnamento di una loro proposta di legge, ed è piuttosto atipico come riferimento. I deputati di Sel vogliono legalizzare l’eutanasia, e sostengono che è stata Laura Boldrini, presidente della Camera, a chiederlo a loro. Così hanno sfoderato le loro “norme in materia di eutanasia”, 12 articolo che si concludono così: “la persona deceduta a seguito di un intervento di eutanasia, praticato in conformità alle condizioni e alle procedure stabilite dalla presente legge, è dichiarata deceduta di morte naturale a tutti gli effetti di legge”.
Riceviamo da Roberto Natale, portavoce di Laura Boldrini, e pubblichiamo:
Nella relazione dei deputati Sel si scrive correttamente che “la Presidente ha invitato il Parlamento a valutare iniziative legislative sul fine vita”, peraltro dopo aver richiamato l’analogo richiamo formulato dal Presidente Napolitano. La posizione della Presidente della Camera in materia è quella espressa pubblicamente più volte, e di recente in un messaggio alle Associazioni Luca Coscioni e A buon diritto: “Sappiamo bene tutti quanto sia delicato un tema come il fine vita, e quanto profonde siano le sue implicazioni di ordine etico, religioso, sociale. Ma la risposta a questa complessità non può continuare ad essere la scelta di non scegliere, che lascia soli sia i cittadini sia gli operatori del settore sanitario. Spero dunque che il nostro Parlamento voglia al più presto affrontare la questione, ed auspico che questo avvenga senza innalzare gli stendardi di opposti oltranzismi, ma nel segno di una grande capacità di ascolto reciproco tra le diverse sensibilità che vivono nella coscienza del Paese.” No agli oltranzismi, sì all’ascolto delle diverse sensibilità: questo l’auspicio della Presidente della Camera. L’esatto contrario di quanto le attribuisce Bechis.
Roberto Natale
Portavoce della Presidente della Camera