Per anni nelle grandi campagne sugli eccessivi costi della politica sono finiti nel mirino i trattamenti alimentari di cui godevano deputati e senatori nei bar e nei ristoranti dei loro palazzi. Ricche offerte a prezzi scontatissimi.
Venivano pubblicati gli scontrini, chi li vedeva insorgeva pensando che ogni giorno doveva pagare per la stesa offerta quasi il doppio. E il Palazzo si è dovuto adeguare sotto la spinta dell’opinione pubblica. Così sono stati ritoccati i listini, e ad esempio il caffè che costava appena 0,60 euro a tazzina è salito prima a 0,80 e poi a 0,90, perfino più caro di alcuni bar del centro di Roma.
Sarà anche per questo che chi per la prima volta è approdato alla buvette del Palazzo Senatorio del comune di Roma, dove vanno a consumare anche Virginia Raggi e i consiglieri comunali, ha pensato a un errore quando ha pagato il suo caffè alla cassa. Lo scontrino però era quello: 0,50 euro, il caffè più scontato di Roma e probabilmente di Italia. Ad offrirlo il gestore del bar interno, Relais Le Jardin: la società di catering di Roberto Ottaviani, genero di Gianni Letta. Anche questo una sorpresa nel cuore del palazzo oggi governato dai grillini…
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Come mai al ristorante di palazzo madama hanno dei prezzi che fanno ridere
come mai gli uscieri del parlamento prendono 9 mila euro al mese mentre c’è gente che riceve 300 euro di pensione e deve vivere un mese le domande sono tante e ci sono troppi silenzi e troppe spese bisogna ridurre a cominciare dagli aerei personali macchine personali scorte personali e bonus dopo solo 5 anni di legislatura finanziamento ai partiti stipendi dei parlamentari a 3 mila euro e non a 23 mila l’orticello lo abbiamo fatto tra poco finiremo sott’acqua per sempre come la grecia e qualcuno tenta l’impossibile per tenersi la poltrona VERGOGNA VERGOGNA
Molti imitatori si lamentavano delle leggi ad uso personale e ora le fanno per loro